Erna Auerbach, pittrice e storica d’arte ebrea tedesca in esilio

La sua storia é emblematica di una generazione di donne ferree a perseguire i propri intenti nonostante le asperità della guerra e le convenzioni delle “ragazze di buona famiglia”. Una figura poco nota, da conoscere a prescindere dall’interesse verso l’arte e da cui molto apprendere dell’esercizio della sopravvivenza da donna con grande stile e dignità.

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Di estrazione alto-borghese disdegnò le consuetudini delle lezioni private allora in voga presso le classi sociali elevate, a cui preferì le scuole pubbliche. Avrebbe potuto bastarle l’istruzione all’arte da parte della madre pittrice, ma volle ulteriormente consolidare il suo sapere frequentando le migliori sedi accademiche in Europa. Una donna, che non si adagiò mai sugli allori, che da pittrice divenne una storica dell’arte affermata ed acclamata sia in Gran Bretagna che in America. Nacque nel 1897 a Francoforte sul Meno, in Germania, in una famiglia dell’alta borghesia ebraica. Emma Kehrmann, sua madre, era pittrice e probabilmente trasmise alla figlia l’interesse per l’arte. Contrariamente alle usanze delle famiglie ricche dell’epoca, propense ad un’istruzione privata con propri precettori ed istitutrici,  Erna Auerbach frequentò la Schillerschule, la scuola comunale per ragazze fino alla licenza liceale, nel 1917 si iscrisse alla facoltà di filosofia dell’università di Francoforte, la quale contava appena il 10% di donne iscritte. Qui da subito seguì i corsi di Rudolf Kautzsch, storico dell’arte; di Hans Schrader, archeologo classico e di Hans Cornelius, filosofo, grandi personalità accademiche tedesche. Intenta all’approfondimento dei suoi studi per due stagioni estive si trasferì prima a Bonn e poi a Monaco, le cui università organizzavano dei seminari ad hoc e frequentò il corso di pittura di Johann Cissarz alla Frankfurter Kunstgewerbeschule dal 1917 al 1922. Nel 1924 con questa preparazione solida si laureò in pittura ritrattistica tedesca del sedicesimo secolo all’università di Francoforte. Quindi continuò la sua formazione itinerante presso le accademie d’arte di Parigi Monaco per ritornare poi nella sua città natale, dove dal 1928 al 1930 andò a lezione di pittura da Willi Baumeister, insegnante di arte te tecniche tipografiche presso la Kunstgewerbeschule,  la scuola di arti applicate. Proprio Fritz Wichert, direttore della scuola e Georg Swarenski furono i mentori per l’affermazione di Erna Aurerbach come pittrice, che prediligeva le tecniche ad olio e l’acquerello ed i cui  temi principali erano i ritratti, le nature morte ed i paesaggi secondo lo stile post-impressionista. Nel 1925 ebbe luogo la sua prima mostra personale ospitata dalla galleria Schames di Francoforte, successivamente le sue opere furono esposte con delle mostre collettive, per esempio presso il Funder Kuenstker Bind sia nel 1928 che nel 1931, nonché più specificatamente femminili come per “Donne rappresentate da donne“, organizzata dall‘Associazione delle donne tedesche e austriache nel 1930. Alla sua attività di pittrice affiancò l’insegnamento da lei svolto presso il Frankfurter Volksbildungsheimdal 1925 fino al 1933, presso lo Städel Art Institute e presso organizzazioni culturali ebraiche. Ma l’avvento del nazionalsocialismo significò per lei come per tutti gli ebrei in Germania l’impedimento e l’interdizione delle loro professioni. Non più mostre, né conferenze, neanche la pubblicazione della sua tesi di laurea, non restava che emigrare.

Nell’ottobre del 1933 con Ilse, sua sorella,  si trasferì a Londra, mentre la madre Emmale raggiunse nel 1939. Continuò a a svolgere delle conferenze ed ad insegnare in vari colleges londinesi come  Crosby Hall e Westfield College, senza trascurare i suoi dipinti. Dal 1934 iniziò a partecipare a numerose mostre collettive, tra cui a quelle annuali del W.i.a.c, Women’s International art club; presso la galleria Ben Uri specializzata in artisti ebrei; alla Parsons’ Gallery, nel 1938; presso le New Burlington Galleries per “l’esposizione di arte tedesca del XX secolo” nonché alla Royal Academy of Arts nel 1943 ed alla Leicester Gallery  nel 1944. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale Erna Auerbach sospese ogni attività per prodigarsi come volontaria della protezione civile britannica, il bombardamento dell’aviazione nazista avvenuto il 29 dicembre 1940 sulla città di Londra distrusse anche il suo studio e con esso gran parte dei suoi lavori. Ma lei non fu certo il tipo di donna pronta ad arrendersi tanto che intenzionata al riconoscimento del suo titolo di laurea conseguito in Germania riprese i suoi studi presso il Courtauld Institute di Londra con la guida di Sir Henry Hake, direttore della National Portrait Gallery. Dotata di una spiccata curiosità intellettuale dedicò la sua attenzione all’arte del paese, che la ospitava, particolarmente la pittura degli artisti alla corte dei Tudor del sedicesimo secolo, argomento con cui si laureò nel 1949 e la cui tesi fu pubblicata nel 1954 con il titolo “Tudor artists”, di fatto il primo studio realizzato nel ventesimo secolo riguardante un’accurata stesura delle fonti documentarie per le arti della pittura e della limatura dei periodi Tudor ed elisabettiano. Senza dubbio un gran primato per un’artista immigrata ebrea in Gran Bretagna, che intanto nel 1946 le aveva conferito la cittadinanza. Quasi subito dopo il conseguimento della laurea ed abbandonando progressivamente la realizzazione di suoi dipinti, riprese l’attività di conferenziera vieppiù presso gli istituti ed i centri accreditati per l’arte: dal 1947 fino al 1975 in qualità di “visiting professor” presso il Polytechnic Institute di Londra; dal 1970 al 1975 presso il Metropolitan Museum di New York, alla National Gallery of Art di Washington, al Minneapolis Institute of Arts ed altre istituzioni. Ovviamente non si limitò a questo, giacché come critica e storica dell’arte pubblicò numerosi libri e collaborò con la Bbc ed  a varie riviste d’arte, tra cui il Burlington magazineApollo e The Connoisseur. Scomparve a Londra nel 1975, le sue spoglie riposano assieme a quelle della madre presso la tomba paterna al cimitero ebraico Rat-Beil-Straße di Francoforte. Di lei restano i suoi dipinti sparsi presso le collezioni private in Germania, in Gran Bretagna e negli Usa, ma anche presso il Museo ebraico di Londra, che sono stati raccolti in occasione di una mostra commemorativa a lei dedicata dal Fart Kunstkabinett Hanna Bekker vom Rath nel 1981.

immagine: autoritratto di Erna Auerbach, olio su tela di lino, museo storico di Francoforte, 1932.

bibliografia curata da Erna Auerbach:

  • Die deutsche Bildnismalerei im 16. Jahrhundert in Franken, Schwaben und Bayern“ (Diss., Ffm. 1925; nicht im Druck erschienen);
  • “The English Patronage of Art from 1520-1590“ (Thesis, London 1949);
  • “Tudor Artists. A study of painters in the royal service and of portraiture on illuminated documents from accession of Henry VIII to the death of Elisabeth I“ (1954);
  • “Nicholas Hilliard“ (1961);
  • “Paintings and Sculpture at Hatfield House“ (Katalog, zus. mit Charles Kingsley Adams, 1971).

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